Viaggio in Guadalupa -  27.12.1998 – 9.1.1999 Alcune foto...
 

Informazioni pratiche:

Moneta: franco francese (alberghi, ristoranti, autonoleggi, supermercati accettano sia Visa che Mastercard). I prezzi non sono da isola caraibica, è come andare in Francia.

Lingua: francese.

Corrente: 220V, spine come in Italia.

Mettere in valigia: scarponcini da trekking o scarpe da ginnastica e cerata leggera se volete visitare le meraviglie di Basse-Terre; maschera e pinne per curiosare tra coralli e pesci tropicali; zampirone; pastiglie contro il mal di mare se visitate le isole; un ombrellino se andate in inverno.

Clima: temperato tutto l’anno, in inverno portatevi anche una felpa. L’alta stagione va da dicembre ad aprile, da maggio a settembre il clima è umido, poi ci sono due mesi di piogge (e cicloni).

Acquisti: solo le spezie (tra cui segnaliamo la vaniglia). Praticamente non esiste artigianato locale, importano tutto dall’Asia. A nostro avviso non vale la pena acquistare il Rum – vi sono varie distillerie – in quanto la qualità non è delle migliori.

Cucina: evitate il famoso Lambis perché non sa di niente ed è impossibile da masticare (sembra gomma). L’aragosta – se vi piace – è diffusa e costa poco.

Abbiamo deciso di partire approfittando di un’offerta last minute di Cisalpina e ci è fortunatamente capitata la Guadalupa. La Guadalupa è un dipartimento francese (non stupitevi quando troverete Mc.Donald!) situato nelle Piccole Antille, si affaccia sul Mar dei Caraibi e sull’Oceano Atlantico.

La capitale è Pointe-à-Pitre. L’isola, a forma di farfalla, è divisa in due da un canale. A est c’è la Grande-Terre, a ovest la Basse Terre. Grande-Terre è pianeggiante, Basse Terre è montuosa, la cima più alta è un vulcano tutt’ora attivo (La Soufrière – 1467 metri).

Dall’Italia era possibile prenotare il pacchetto volo + hotel oppure solo volo. Abbiamo scelto la seconda opzione.

Tramite Internet abbiamo chiesto alcuni preventivi ed informazioni per il noleggio della macchina, la proposta migliore è risultata quelle della Caribbean Car Location (e-mail: location.caribbeancar@wanadoo.fr ).

Sempre tramite Internet, abbiamo trovato uno studio - camera, bagno, cucina - a Deshaies (località Ziotte Grande Anse, 97126 Deshaies, Tél: 0590-284133, Fax: 0590-284501 non hanno e-mail) per le prime tre notti. In realtà, una volta sull’isola, non abbiamo cambiato sistemazione perché ci siamo trovati bene sia per i proprietari (una famiglia di francesi trasferitasi lì da qualche anno), sia per la posizione che ci ha permesso di raggiungere agevolmente vari punti dell’isola, che per la spiaggia.

La parte turistica dell’isola è a sud di Grande-Terre (Gosier, Sainte-Anne, Saint-François) dove si trovano tutti gli alberghi internazionali. Anche noi avevamo in programma di trascorrere metà della nostra vacanza lì (è la parte dell’isola più rinomata…), dopo una breve gita abbiamo cambiato idea: ci sono i negozi di souvenir (tutte cose importate dalle Filippine e dalla Tailandia) e troppe cose troppo turistiche… anche i parcheggi a pagamento per andare in spiaggia! La parte sud di Grande-Terre è l’unica costa dell’isola con le tipiche spiagge tropicali (palme, spiaggia bianca finissima, ecc.) ma, quando ci siamo andati noi, l’acqua era molto torbida per via del vento e delle onde e con la maschera non si vedeva niente (questa costa è perfetta per il windsurf). Il nostro giudizio è ovviamente influenzato dal fatto che noi amiamo le spiagge deserte, l’acqua cristallina e lo snorkeling, se preferite lettino, ombrellone e discoteche questa parte dell’isola va benissimo (c’è anche il Club Med a Sainte-Anne).

Da vedere assolutamente a Grande-Terre è Pointe de Chateaux, all’estremità est, è spettacolare vedere le onde che si infrangono contro gli scogli (sembra di essere in Bretagna). Se c’è qualche appassionato di pesca sub, è un buon punto anche per pescare anche se un po’ pericoloso per via delle onde e della corrente e degli scogli appuntiti. Per i malacologi, vi si trovano vari chitoni (l’unica conchiglia che si trova nel resto dell’isola è la moneta dei Caraibi - ciphoma gibbosum - le conchiglie vendute sulle bancarelle – a parte gli Strombus gigas che loro bucano per mangiare e chiamano Lambis – provengono dall’Asia).

Abbiamo visitato anche il nord di Grande-Terre ma non c’è stato niente che ci abbia particolarmente impressionato.

Basse-Terre è senz’altro più interessante dal punto di vista naturalistico. E’ quasi tutta riserva naturale. Che un sentiero sulle montagne che consente di fare trekking da un’estremità all’altra con tappe in sei rifugi (non l’abbiamo fatto ma se volete maggiori informazioni abbiamo un opuscoletto a riguardo). Vi suggeriamo di visitare la foresta pluviale – se siete fortunati incontrerete anche i procioni lavatori! Prendete la Route de La Traversé e, se volete seguire un percorso segnato, fermatevi alla Maison de la Foret. Lungo la Route de La Traversé – ma anche in altri punti - è possibile acquistare frutta e verdura fresca direttamente dai contadini sulle bancarelle al lato della strada a prezzi irrisori. A sud vale la pena di fare una gita al vulcano La Soufière ma cercate di andarci quando c’è bel tempo altrimenti ci sarà nebbia in cima.

Meritano senz’altro una visita le cascate a sud (Chutes du Carbet), la più alta è 115 metri. Indossate scarpe adatte a camminare nel bosco ed il costume per fare il bagno ai piedi delle cascate (se avete una macchina fotografica subacquea o impermeabile portatela per fotografarle da vicino).

Il lato sud di Basse-Terre presenta alcune spiagge vulcaniche (sabbia nera).

A sud si trova anche Basse-Terre, capitale dell’omonima regione, con un mercato coperto dove si possono acquistare le spezie (le potete trovare anche al mercato di Pointe-à-Pitre – vicino al punto d’imbarco dei traghetti).

Sul lato ovest, per coloro che amano il mare, c’è l’Ilet de Pigeon, riserva Cousteau. Potete raggiungerla con traghettini turistici con fondo in vetro che vi consentiranno un bagno di 15 minuti. In alternativa potete cercare un pescatore con una barchettina ed esplorare con calma i fondali. Noi abbiamo trovato un ragazzo molto gentile ma non ci ricordiamo come si chiami. Proviamo a spiegarvi dove abita: bisogna superare i traghetti ed il paese, sulla destra c’è un supermercato, dopo il supermercato a destra verso il mare sull’angolo c’è una botteguccia che vende Rum ed altre cose, sulla destra c’è una casetta (sul mare) che cade un po’ a pezzi. Abita lì.

Noi abbiamo fatto base a Deshaies, un paesino tranquillo ed ospitale. La spiaggia principale è Grande Anse ma la migliore, a nostro avviso, è Petite Anse, qualche chilometro a sud. E’ una spiaggia piccola ma anche poco frequentata. Sia lungo il lato destro che lungo quello sinistro è possibile ammirare coralli, madrepore e vari pesci tropicali. Abbiamo visto anche una tartaruga. Anche questo è un buon punto per la pesca sub: sogliole, polpi, aguglie, pesce pappagallo.

Se vi rimane tempo, ci hanno detto che tutte le isole raggiungibili in traghetto sono molto carine ed incontaminate.

 

 

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Gli ospiti notturni (pipistrelli) del nostro studio che pappano il mango:

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Grande Anse, la spiaggia di Deshaies, a cento metri dal nostro studio:

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Spiaggia di Grande-Terre tra Sainte-Anne e Sainte-Francois:

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Campo da golf a Saint-Francois:

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Pointe de Chateaux, estremità est di Grande-Terre:

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Route de la Traversé - Basse-Terre - foglia gigante nella foresta pluviale:

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Sempre nella foresta pluviale:

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Chutes du Carbet:

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